Discussione generale sul mondo della magia.
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Re: Presentazione effetto

Messaggio da Oldmare »

Vi era una volta in un regno lontano
su di un gran trono d'argento e velluto
da poco elètto, il più giòvin sovràno.

Quantità d'oro e di grano e in aiuto
guardie fedeli. Sta in questo il segreto
per un potere efficace e temuto

ciò disse il sire, com'era consueto,
alla sua corte con tono sicuro,
solo una voce si oppose al decreto:

"siete in errore maestà, ve lo giuro
voi tralasciate la forza più sana:
chi guida il cuore è l'amore più puro!"

ne rise il sire:"che logica strana
chi mette in dubbio la via del mio regno?
quella che tutti conoscon puttana!"

replicò lei senza un'ombra di sdegno
"meglio di me non può farlo nessuno
sire adorato/re mio adorato :son bella e d'ingegno!

... (qui che versione è stata scelta??)

Quelle virtù di cui tu ti fai vanto
ti han suggerito che il popol non vuole
fermo governo, ma amore soltanto?

Povera ingenua, sai dirlo mi duole,
quel che sostieni son solo favelle.
Regno coi fatti non certo a parole!

...
Quindi più o meno la forma che stà prendendo è questa?
Scusate ma se non riesco a seguire la piega che sta prendendo vado nel panico e mi perdo haha!


Federico
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Re: Presentazione effetto

Messaggio da MagoSantoch »

Vi era una volta in un regno lontano
su di un gran trono d’argento e velluto
da poco eletto, il più giovin sovrano.

Quantità d’oro e di grano e in aiuto
guardie fedeli. Sta in questo il segreto
per un potere efficace e temuto.


Ciò disse il sire, com’era consueto,
alla sua corte con tono sicuro,
solo una voce si oppose al decreto:

siete in errore maestà, ve lo giuro
voi tralasciate la forza più sana:
chi guida il cuore è l’amore più puro!


Ne rise il sire "Che logica strana!
Chi mette in dubbio la via del mio regno?
Quella che tutti conoscon puttana!
"

Replicò lei senza un’ombra di sdegno:
Meglio di me non può farlo nessuno,
re mio adorato: son bella e d’ingegno!

Reggo il confronto con ogni tribuno
faccio invaghire ogni savio e ogni stolto
porto consigli e ve n’ho porto uno.


Prese il sovrano a guardare quel volto,
quegli occhi dolci che spingono al pianto,
quasi convinto a concederle ascolto.

"Quelle virtù di cui tu ti fai vanto
ti han suggerito che il popol non vuole
fermo governo, ma amore soltanto?

Povera ingenua, sai dirlo mi duole,
quel che sostieni son solo favelle.
Regno coi fatti non certo a parole!
Questa è la versione dopo la correzione. Il prossimo verso lo metterei così

Se offri il tuo amore al brigante ribelle
smetterà forse di fare razzia?
Deve sentir di rischiare la pelle

solo così sai che fuggirà via.


I passaggi successivi si riferiscono ai passaggi delle monete rispettivamente dall'asso di fiori (grano) e da quello di quadri (denaro) verso l'asso di picche (che rappresenta le punizioni).
"Le cose: non le vediam per come sono, ma per come siamo;
quel che appare al nostro sguardo vien da quel che stiam cercando." da John Lubbok

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Re: Presentazione effetto

Messaggio da michimago »

ti sono grato per la precisazione. infatti mi ero bloccato proprio a quel punto, non sapendo se sostituire o meno i crimini e le punizioni. ora so che hanno un senso quindi ci lavorerò su. sono contento che hai preso in considerazione l'ultima terzina(brigante ribelle ecc.). non ero sicuro che ti sarebbe piaciuta. grazie anche per aver pubblicato il lavoro fatto finora: letto di seguito fa un certo effetto.
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Re: Presentazione effetto

Messaggio da MagoSantoch »

michimago ha scritto:sono contento che hai preso in considerazione l'ultima terzina(brigante ribelle ecc.). non ero sicuro che ti sarebbe piaciuta.
Molto! Così mi sembra anche che sia più sensata perchè si rivolge direttamente alla donna.

Tra i grazie di qua e i grazie di là non dimentichiamoci un grazie anche a voi per l'aiuto che mi state offrendo ;) .
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Re: Presentazione effetto

Messaggio da michimago »

se offri il tuo amore al brigante ribelle
smetterà forse di fare razzia?
deve sentir di rischiare la pelle

solo così sai che fuggirà via.
chi ruberà il nostro grano dorato
sarà condotto alla gendarmeria

quelli che invece avran soldi rubato
saràn condotti a ricever la morte
spaventa il volgo e sarà soggiogato.

per ora questo è il meglio che sono riuscito a pensare. ripeto il verbo"condurre"di proposito, immaginando la moneta che viene trasferita in gendarmeria e verso la condanne a morte(da quadri e fiori verso picche). però queste tre terzine mi sembrano troppo incatenate rispetto alle altre che sono, più o meno, autoconclusive. magari se non va bene così può essere uno spunto valido(l'idea di usare gendarmeria per ottenere la rima mi sembra molto buona, come quella del grano dorato, visto che un matrix si fa con le monete...)
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Re: Presentazione effetto

Messaggio da MagoSantoch »

michimago ha scritto:quelli che invece avran soldi rubato
saràn condotti a ricever la morte
Molto bene, mi piace. Solo questa coppia di versi non mi convince, forse per l'anastrofe.
Per il momento però non sono riuscito a trovare una valida alternativa...
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Re: Presentazione effetto

Messaggio da michimago »

questo il re disse, sentendosi forte
dei suoi argomenti ma lei replicò
furon parole sicure ed accorte:

"quello che dite è assennato però
voi non potete regnar senza amore
ché perdereste, lo sento, lo so,

ciò che otteneste con molto sudore.
la gente afflitta può alzarsi in rivolta
vi toccherebbe fuggir senza onore."

ci fu il silenzio; però questa volta
fu la sua idea finalmente ascoltata.
l'ammonì il sire:"sei tu molto stolta

o hai ingegno acuto ché ti sei mostrata
ferma d'intenti e ti do un'occasione;
meglio sarà che non vada sprecata!"
--------------------------------------
c'è un errore in queste terzine: i tre versi tronchi sono di dieci sillabe. non so come ci si comporta in questi casi perché il quarto accento dobbiamo metterlo per forza nella decima sillaba. la sensazione è proprio di una troncatura(appunto!) quindi immagino che il modo migliore sia quello di troncare la sillaba successiva(undicesima) e mantenere il ritmo consueto aggiungendo una pausa all'undicesimo ottavo
tàtata tàtata tàtata tà-un-un.
oldmare, AIUTO!!!!
in più qua e là ce qualcosa che si può migliorare. lavoro di squadra gente. dai che abbiamo quasi finito! :)
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Re: Presentazione effetto

Messaggio da Oldmare »

Congratulazioni! Siamo appena entrati in una delle più belle dispute della lingua italiana!

Per qualcuno (tra cui Menichetti) non è prerogativa dell'endecasillabo avere undici sillabe quanto avere l'accento sulla decima! Poichè l'italiano ha principalmente parole piane e se l'accento va al 10 la parola finisce una sillaba dopo! Esistono però endecasillabi tronchi, sdruccioli o bisdruccioli (che sono però sempre inascoltabili).

La treccani sicuro, probabilmente anche la crusca non permettono endecasillabi di 10 o 12 sillabe.
Dall'altra parte c'è niente meno che Dante

"Ivi convien che tutto quanto caschi
ciò che 'n grembo a Benaco star non può,
e fassi fiume giù per verdi paschi.

Tosto che l'acqua a correr mette co,
non più Benaco, ma Mencio si chiama
fino a Governol, dove cade in Po."

(e qui la parte divertente è mettersi a dire che la Commedia non è tutta in endecasillabi haha)
(http://www.mediasystemnet.it/CORSI-VIDE ... /inf20.htm),

Carducci

"I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,
Quasi in corsa giganti giovinetti
Mi balzarono incontro e mi guardâr."


e una vastissima compagnia di poeti.

Ai posteri ( o nel caso a Michimago e Santoch) l'ardua sentenza!
(Sono stato prolisso lo so ma era parte di una delle mie possibili tesine, scusate!)

-AGGIUNGO: personalmente l'endecasillabo piano mi piace a patto che sia compensato (episinalefe), ma quelli poi sono gusti personali!


michimago ha scritto:quelli che invece avran soldi rubato
saràn condotti a ricever la morte
a me invece piace molto, l'ultima parola spetta al performer però :)!



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Re: Presentazione effetto

Messaggio da michimago »

grazie federico, sei stato davvero esauriente. istintivamente avevo infatti fatto seguire ai versi tronchi dei dodecasillabi con la prima non accentata:

dei suoi argomenti ma lei replicò/
(e) fùron parole sicure ed accorte/
quello che dite è assennato però/

(gia)mmài voi dovreste regnar senza amore/
ché perdereste, lo sento, lo so,/
(la) pàce ottenuta con molto sudore./
adesso so che questa cosa si chiama episinalefe.. :eek: poi contando le sillabe mi sono sentito un po' pazzo ed ho accorciato i dodecasillabi. ma forse proprio pazzo non sono!
sentiamo cosa ne pensa santoch! :\
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Re: Presentazione effetto

Messaggio da michimago »

così il re chiuse la disquisizione
poi se ne andò, disse :"per meditare"
mentre la donna con grande passione

prese il potere e iniziò a governare.
quando trascorsero quattro stagioni (o dodici mesi o tredici lune)
vide con gioia quel mondo mutare.
---------------------------------------------------------------
a questo punto prima di andare avanti sarebbe d'uopo conoscere le intenzioni di santoch sul finale. da questo dovranno dipendere gli ultimi versi. ho deciso deliberatamente di sostituire la rima tronca degli ultimi versi per evitare il problema di prima. ma ovviamente si può sempre tornare indietro. aspettiamo di sentire santoch.(non farti pregare.... :unibrow: )
michimago

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Re: Presentazione effetto

Messaggio da MagoSantoch »

Scusate l'assenza di questi giorni ma ho lavorato come artista di strada in puglia e non disponevo nè di computer nè di alcuna tecnologia che potesse sostituirlo.
Oldmare ha scritto:
michimago ha scritto:quelli che invece avran soldi rubato
saràn condotti a ricever la morte
a me invece piace molto, l'ultima parola spetta al performer però :)!
In puglia ho trovato questa soluzione alternativa, come vi sembra?

Chi sottrarrà invece soldi allo stato
verrà condotto a ricever la morte


Questo è la sorpresa completa che mi avete fatto per il mio ritorno (grazie mille notworthy.gif )
michimago ha scritto:questo il re disse, sentendosi forte
dei suoi argomenti ma lei replicò
(e) furon parole sicure ed accorte:

"quello che dite è assennato però
(gia)mmài voi dovreste regnar senza amore
ché perdereste, lo sento, lo so,
[in questo momento l'ultima moneta sparisce]

(la) pàce ottenuta con molto sudore.
la gente afflitta può alzarsi in rivolta
vi toccherebbe fuggir senza onore."
[In questo passaggio mostro il ritorno delle monete tutte al loro posto]

ci fu il silenzio; però questa volta
fu la sua idea finalmente ascoltata.
l'ammonì il sire:"sei tu molto stolta

o hai ingegno acuto ché ti sei mostrata
ferma d'intenti e ti do un'occasione;
meglio sarà che non vada sprecata!"

così il re chiuse la disquisizione
poi se ne andò, disse :"per meditare"
mentre la donna con grande passione

prese il potere e iniziò a governare.
quando trascorsero quattro stagioni
vide con gioia quel mondo mutare.
[Qui posso far viaggiare tutte 4 le monete in un colpo solo]
La prossima strofa/Le prossime strofe dovrebbero essere la conclusione della storia senza più alcun movimento. Poi nell'idea iniziale avrei dovuto commentare a voce e fare l'ultimo movimento nel quale in realtà viaggiavano le figure sulle carte e non le monete. Ora però mi viene da considerare l'idea di scrivere anche questa parte in rima. Cosa ne pensate? Qual'è per voi la soluzione migliore?
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Re: Presentazione effetto

Messaggio da michimago »

fu la vittoria sulle ribellioni.
ogni ingiustizia fu presto scordata,
solo un ricordo le devastazioni

e quella terra fu infine chiamata
"regno degli uomini senza padroni".
---------------------------------
mmmh... forse ho un po' esagerato.... sta tra il mistico e l'utopistico...
non credo sia fattibile, ma a questo punto sarebbe bello, con un testo del genere, girare le carte del matrix e rivelare che sono tutte bianche. così si potrebbe anche aggiungere una chiusa in cui si commenta(eventualmente in rima) il fatto che il futuro è un'incognita tutta da scrivere e che dipende dalla nostra volontà farcela(per ricollegarci al discorso finale di santoch).
aspetto notizie dagli altri interessati. :)
michimago

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Re: Presentazione effetto

Messaggio da Oldmare »

Scusate ma ultimamente non sono a casa e non ho un accesso a internet costante!

Se non sbaglio l'intenzione era di registrare il recitato e eseguire l'effetto seguendo la registrazione. A mio parere il problema non sta tanto nel chiudere o no in versi o con un parlato, quanto nel ricondurre tutta la scena "nelle tue mani".
Mi spiego: è importante, secondo me, che nell'apice del climax che si è andato a creare riporti tutta l'attenzione su di te!
L'uso di una registrazione è un idea molto bella, ma per il finale penso sia meglio che sia tu a parlare.
Innanzitutto per una questione psicologico-drammatica, oltre che per motivi più pratici (ad esempio la possibilità di gestire tu i tempi in relazione alla risposta che stai ottenendo).
Ricorda sempre che quando inizia la registrazione tu rinunci alla voce e quindi alla possibilità di modificare il tempo di esecuzione, e a tutto ciò che ne consegue, che in un "atto" magico sono secondo me una parte molto importante.
Personalmente lo concluderei a voce, in versi o no è relativamente marginale!

Staccare da versi a parlato aiuta a far uscire gli spettatori da quello stato di "concentrazione" che può causare un recitato ben fatto unito ai tuoi movimenti, è quindi forse conveniente farlo quando hai in mano una situazione "pulita".
Anche continuare in versi ha secondo me i suoi lati positivi. Conferisce continuità, "pulizia" e quella sensazione da "movimento unico".

Nel mio caso sarei fortemente limitato dal continuare a recitare io; ho impiegato tempo a imparare a gestire pubblichi vasti, e recitare davanti a loro una "poesia" penso che mi riporterebbe quello stato di imbarazzo da poesiola recitata a natale a casa dei nonni, facendomi perdere voce, tono e credibilità haha!
Se non è così per te valuta però l'opzione di concludere in versi!


In relazione a quello che suggerisce michimago, e anche più in generale per la piega che sta prendendo la presentazione mi permetto di parafrasare (in modo moooolto libero) Darwin Ortiz:
Non dimentichiamoci che anche se quasi tutti i giochi di magia raccontano una storia l'obiettivo della magia "forte" non è questo, ma è quello di creare una sensazione. Un errore, e talvolta anche una "distrazione" comune è di pensare che l'effetto serva a supportare una "premessa teatrale" e non viceversa.

Aggiungo anche di non dimenticarci che l'importanza di ciò che stiamo facendo, l'obiettivo, è l'Arte. Il suggerire un'idea, per quanto utopistica/mistica non è sbagliato ma va fatto con "garbo", appunto evitando di cadere in quello che potremmo definire "over-presentation", umiliando ciò che rappresentiamo.



Prendete tutto questo discorso come un'opinione strettamente personale (e aggiungerei largamente contestabile).
Quello che scrivo lo penso in relazione a quello che voglio che sia la "mia" magia, che ritengo una cosa quasi "intima". Alcuni sono però temi che mi sono cari, se così si può dire, e su cui non riesco a tacere!
Scusate se sono pesissimo :)


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Re: Presentazione effetto

Messaggio da michimago »

grazie federico per la tua risposta. molto valida e con degli spunti che vanno ben considerati. per quanto riguarda la recitazione sono dell'idea che santoch non avrebbe problemi. almeno per quel poco che so e ho visto di lui. ma le tue precisazioni sui pro e i contro sono davvero importanti. ed anche il discorso sul rapporto testo/effetto(se così posso definirlo). infatti è un problema che anche io cominciavo a pormi.per questo nell'ultima strofa ho voluto dare ai versi una valenza non solo recitativa ma anche visuale. ho immaginato cioè delle parole che dovrebbero fare da supporto alle mosse. l'immagine forte di un popolo senza padroni per sottolineare la sparizione degli stessi(esclusi,forse i cuori, in quanto protagonisti della vicenda). ovviamente ci troviamo a dover cercare un equilibrio tra testo ed effetto tutt'altro che semplice, trattandosi di un testo decisamente forte. ammesso che il tutto sia gradito a santoch, diretto beneficiario delle nostre fatiche linguistiche....
uff! che fatica, non vedo l'ora di vedere la parole fine a questa storia!
michimago

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Re: Presentazione effetto

Messaggio da the gnome »

Ciao Santoch!

Ho seguito la discussione, ma ammetto di non aver letto con dovuta attenzione tutti i post. Se permetti ti darei un consiglio.
Apprezzo molto, moltissimo la tua creatività e la tua voglia di concepire un gioco di prestigio come un'opera d'arte, degna di essere accompagnata con la poesia. Oltretutto mi hai dato un'idea per una mia routine, ma questa è un'altra storia.

C'è qualcosa, però, che davvero non riesco a capire (se me lo sono perso nella discussione ti chiedo scusa) e che, quindi, forse di conseguenza, mi fa storcere il naso. Tieni conto che non ti ho mai visto lavorare, perciò non ho idea di come tu sia (qualche video escluso) perciò provo ad immaginarmi l'effetto così da ciò che ho letto. Per chi fai questo effetto? Per te stesso, per un pubblico di maghi o per un pubblico profano? In quale contesto?

Immagino tu conosca il libro di Nevil Maskelyne "l'arte nella magia", in cui sono elencate e spiegate le regole che stanno alla base della nostra forma d'arte. Trasgredire le regole molto spesso serve per crearne di nuove che serviranno come intuizione per il futuro, ma credo, consentimi di dirlo, che tu ne trasgredisca un po' troppe, se l'effetto è così come me lo immagino. Provo ad elencarne i motivi.

1) Primo impatto: la magia è uno sforzo per la mente del pubblico, dalle palline di spugna alle grandi illusioni. Compito nostro è rendere tutto il più chiaro possibile. Non rischi di mettere a dura prova la mente e l'attenzione del pubblico?

2) conseguenza del primo punto: la magia avviene nella mente degli spettatori, non nelle monete o carte, giusto? Una mente messa alla prova sarà in grado di apprezzare l'avvenimento magico?

3) Quando si "importano" altre forme d'arte (recitazione, giocoleria, poesia ecc...) bisogna fare molta attenzione. Cosa diventa più importante, la magia o la poesia? Aurelio Paviato afferma che il prestigiatore NON è un attore che recita la parte del mago. Il prestigiatore è un prestigiatore. Punto. Può fargli comodo capacità recitative, da giocoliere o quello che ti salta in mente, ma è e rimane un PRESTIGIATORE. Un poeta non fa il prestigiatore e un prestigiatore NON è un poeta. Non perchè tu non sia in grado di diventarlo (i versi sono molto belli e ben costruiti), ma corri il rischio che io definisco "della maionese". :D
Una buona maionese fatta in casa esalta le qualità dei cibi (magari pesce) che hai nel piatto. Ma GUAI ad abbondare nella maionese oppure a usare quella di bassa qualità. Annulleresti il sapore del pesce fresco, puro, che arriva dal mare. Quindi ti chiedo... il tuo è un piatto di pesce o di maionese?

4) ogni effetto magico, anche se basato sulla ripetizione come il matrix, deve perseguire un unico punto di interesse, un culmine. Anche se la storia si muove verso una direzione, secondo me, manca questo punto speciale d'arrivo, che sarebbe davvero fondamentale.

Quindi cosa fare? Ovviamente si fa tanto per parlare, però io rivedrei la routine rendendo tutto più lineare e semplice, il che, mi preme sottolineare, non significa MAI banale! la semplicità è una meta ambiziosa a cui pochi sono arrivati. Ti posto un video che penso ti sia d'aiuto, anche se forse lo conosci:

[youtube]http://youtu.be/YgFG5GQmFzU[/youtube]

Nota la linearità, la semplicità con cui le parole si uniscono ai fatti come un aroma prezioso, non come la maionese grassa e pesante. Se il tuo obiettivo è la magia, l'endecasillabo con l'accento sulla decima DEVE passare in secondo piano con buona pace della mia insegnante di italiano del liceo classico :D

So che sei aperto alle critiche e ai suggerimenti, perciò mi sono lasciato andare, nella speranza di non aver dato fastidio. Non mollare l'idea, in qualsiasi caso, perchè è lodevole lo sforzo che fai.

Un caro saluto!
Stefano Bocci e la sua magia sono visibili su youtube a questo indirizzo:

http://www.youtube.com/user/StefanoBocciAS?feature=mhee
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