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Re: FONDAMENTI DELLA MAGIA, by Ruben

Messaggio da nos »

ruben ha scritto: POI DIPENDE CHI SEI,QUANTO ESPERIENZA HAI,DOVE DEVI FARE LO SPETTACOLO.
(DOVE-COME-QUANDO,E PER CHI)
Le tue esigenze,personale se ci sono,animali vivi se inclusi,audio ect. tutti fanno somma. di questo si parla nel forum.
cercate di educare la vostra clientela a solo mezzora, se potete. Agenzie hanno una percentuale quindi sapete conttatare con loro tutto su carta.
La vostra professione- chi siete.
x mezzora un professionista vale 1,200-1,500 euro per una ora e non mneo di -quaranta minuti.
Matrimoni 200,350,400 euro per mezzora,quaranta minuti.
comunioni 150,200,350 euro mezzora-quaranta minuti.
(NIENTE TAGLI DI TORTE,NIENTE BABY SITTER,O ESSERE ANIMATORI-SIETE ARTISTI BASTA)
Compleanni 100,150,mezzora,quaranta minuti.

Tariffe possono cambiare vi ricordo in base al tipo del vostro spettacolo ed esigenze e sopratutto la ESPERIENZA.
Se avete domande scrivetele.

La parcella
Lo ha detto Ruben e lo ripeto, questi sono alcuni cachet che vengono chiesti ma sta in base a chi siete!

Uno che fa magia da 6 mesi non può assolutamente permettersi di domandare 200 euro per mezz'ora e neanche un'ora in un ristorante o simile... Io il primo anno ho lavorato GRATIS! andavo in giro per l'Italia a spese mie pur di farmi conoscere ( e qualcuno in questo forum lo sa )..
Ora posso permettermi di chiedere un cachet ( che non vengo a dirvi perchè odio parlare di soldi ) ma sono 3 anni che lavoro continuamente sbattendomi a mille, creando da me i miei giochi, le mie presentazioni, le mie illusioni.. che faccio esperimenti, che mi alleno da solo o con gli assistenti talmente tante ore che se ve lo dico fate un infarto haha.. io però sono pazzo eh ( per la magia )..
ho un caro amico che lavora alla grande facendo un sacco di spettacoli fatti davvero bene e chiede 50 euro l'ora.. e sono anni che lavora!!! fatevi i vostri conti..
Poi ho un amico che àˆ un professionista e prende decisamente molto più di quello che ha scritto Ruben sopra ma siamo nettamente ad altri livelli...

Ruben come stai? àˆ un sacco che non ci sentiamo :) riesci a fare un salto a Padova il 13 settembre che almeno ti saluto prima di partire?
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ruben
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Re: FONDAMENTI DELLA MAGIA, by Ruben

Messaggio da ruben »

Caro Nos,ho letto il thread troppo tardi. comunque to abraccio come sempre, fatti fiero ogni volta che lavori.
Come diceva il Grande Ali, Float like a butterfly and sting like a bee. Viene applicato.
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Giovanni B.
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Re: FONDAMENTI DELLA MAGIA, by Ruben

Messaggio da Giovanni B. »

Ho letto per la quarta volta tutto daccapo questo Thread e non so davvero come sdebitarmi.

aprite gli occhi. Queste sono cose che non si trovano sui soliti libri.
Bisogna avere la testa, anche se uno non studia teatro o tutta questa teoria magica, se ha un SUO personale modo di trattare l'arte come tale, vedrete che ci arriva.

D'altronde Ruben per scrivere queste cose è consapevole che ci sono persone che ci sono arrivate prima di lui.
E pirma di quelle persone altre ancora. Persone che le cose le hanno scoperte.
abbiamo il privilegio di avere Ruben che scrive perle simili. Non sto scherzando.

Oramai sono letteralmente molti mesi che sto abbandonando gli effetti per rivedermeli da zero.
E' un lavoro lungo, davvero tortuoso, che forse richiederà che io ci metta anche 4-5 anni per definire.
E non sarà mai abbastanza.

Ci sono dei punti in particolare che mi han fatto vibrare il cuore.
Il primo è la definizione che ha dato Ruben di illusione. E' qualcosa di sublime, perché davvero le persone le abbiamo educate noi n questo malomodo.
Se un layman chiama una grande illusione "grande illusione"ed un gioco di carte "trucco"... la colpa è nostra (parlando globalmente di tutti i maghi mondiali).

Un secondo punto che mi ha fatto ragionare ancora molto è quando ha parlato della showmanship di Houdini.
Oramai qualcosa di simile trovo sia davvero irrealizzabile.
Forse una delle persone più autorevoli qui in Italia che conosce in maniera profonda la ciarlataneria dell'epoca ed il modo di far magia teatro quello è... Raul Cremona.
Ed in una sua conferenza ne parlò, in maniera scherzosa ma con il tono di chi oramai è rassegnato.
Una volta potevi imbuonirtela la piazza con effetti del genere. Chissà come ragionava la gente dell'epoca, non possiamo nemmeno immedesimarci!!!
Ora è inutile. La gente è abituata troppo bene a "illusioni" IMPOSSIBILISSIME, quindi un qualcosa del genere non credo possa attirare così tanto le persone... o se ci riesce... non se ne parlerebbe per molto.

Un altro punto è il personaggio.
Io non so se faccio giusto o se sbaglio. E' da molto che ho deciso di evtare proprio di esibirmi se non in giacca.
Ripeto, non so se sbaglio. Proprio per questo però, siccome adoro esibirmi, ho preso la normale abitudine di girare SEMPRE in giacca.
Occhio, aprire gli occhi. Non si indossa una maschera in quel momento, è proprio il mio personaggio che brama quella giacca, sennò si rifiuta.
Provate, non so! Mettetevi i Vostri abiti da scena, non vi sentite semidei?
Inspirate profondamente e guardatevi attorno, fate Vostro lo spazio circostante.
E' una sensazione fantastica ed ha anche dei suoi motivi.
Inoltre il proverbio più idiota della storia: "L'abito non fa il monaco"
Se io vedo uno vestito da carabiniere che mi ferma e mi chiede la patente non la caccio fuori???
L'abito lo fa il monaco, eccome. Probabilmente non fa la fede che professa.
Con la giacca avete già un'autorità enorme rispetto a stare in jeans e felpa.

Bisogna immaginarsele le scene... mi immagino in maglietta a maniche corte, in jeans che eseguo un effetto dopo aver fermato un passante. La cosa mi aliena davvero tanto (per qualcuno magari è il massimo, non sto a criticare), perché personalmente per me la magìa oramai è diventato qualcosa di serio.
Immaginatevi l'incongruenza.... a me piace parlare un bell'italiano. Condire l'effetto con emozioni dello spettatore legate agli attrezzi che utilizzo.
Come potrei in pantaloncini creare questa atmosfera?
Non serve necessariamente un teatro, bisogna starne accorti.

Mi sono sempre immaginato, come una fotografia mentale, con gli occhi di un terzo... io, ben vestito che sorrido e che mi godo la serata, anche al bar.
Uno sa che sono un prestigiatore e mi chiede di esibirmi.
Gli sorrido e lo ringrazio per la gentile proposta. Mi metto di fianco a lui, "vieni pure", con il mio braccio dietro la schiena lo conduco fisicamente verso un tavolino. "accomodati"... mi siedo.
Con eleganza gli faccio notare come sia bello vedere che le persone cercano sempre quei piccoli attimi di stupore e che son felice di essere il suo conducente in questo fantastico viaggio.

Mentre faccio questo ho già tirato fuori le carte e stese sul tavolo appena finisco di dire "viaggio".
Non ho detto "ti mostro un gioco"
Non ho detto "ti faccio un gioco di carte"
Non ho detto "ok, allora... e poi ho cominciato con un patter già scritto".

Ho fisicamente portato il MIO spettatore/trice in un luogo intimo, ho fatto apprezzamenti sul fatto di come lui voglia stare bene e che sarò felice di fargli da "guida".
Lessi una frase tempo fa, che mi aprì gli occhi: "la materia più bella per ogni essere umano è se stesso".
Questo faccio. Lo faccio sentire importante.
E tutto ciò che farò durante l'effetto sarà legato a lui, non perché ci spero, ma perché ho scritto probabilmente un copione che accompagna ogni azione e la lega proprio a lui, col giusto timing.

a termine effetto le parole di Ruben sono ORO!
Lasciate quei secondi allo spettatore per apprezzare, non domandarsi.
Se vi chiede come avete fatto non bisogna inventare cazzate su teorie scientifiche assurde.
Essere sinceri. Chiedergli se ha apprezzato e che per voi vedere il suo sorriso vi ha reso il giorno fantastico.
Se ciò che ho utilizzato prevedeva di essere legato a lui/lei (di solito una carta)...
lasciateglielo, regalateglielo.
Credo bisogni evitare frasi del tipo "tienilo come souvenir"
Bisogna sempre cercare di richiamare le emozioni

"Ti prego di tenerla, ogni volta che vorrai potrai ricordarti di questa bellissima serata semplicemente guardandola"
oppure se l'ha firmata "mi piacerebbe molto aggiungere questa carta al mio personale cofanetto, dove tengo i ricordi più belli". Girare la carta sul dorso, scrivere assieme luogo e data, ne sarà onorato e si sentirà davvero importante.

Se ne fregherà del chiedersi come avete fatto, prima o poi lo farà comunque, perché è della natura umana.
Ma sarà molto più legato al sentimento provato che all'effetto di per sé.


Ho scritto per dare un mio parere, che non credo sarà mai autorevole come quelli di Ruben, però ammiro il lavoro che impiega per scrivere qui e mi sarebbe piaciuto aggiungere del mio (dopo aver riflettuto molto e volendo ancora sapere mille altri pareri di Ruben).

Fine papiro. andate in pace :)

Gio
tu ti sei dimenticato di me... uffi
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Merlo
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Re: FONDAMENTI DELLA MAGIA, by Ruben

Messaggio da Merlo »

Oltre a ringraziare nuovamente ruben (per le sue parole cariche di consigli e di affetto nei nostri confronti) vorrei dire un grazie anche a varox per il suo "papiro". Leggerlo è stato davvero un piacere!

Emmanuel

:nod: :thumbsup: ;)
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Re: FONDAMENTI DELLA MAGIA, by Ruben

Messaggio da ale-111 »

Ruben, non so con che parole definire il tuo lavoro, è un'opera! comunque dovrò ancora rileggere.
Grazie mille Ruben
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Re: FONDAMENTI DELLA MAGIA, by Ruben

Messaggio da MagoSantoch »

Complimenti a Ruben e a Varox, i vostri interventi hanno scaturito in me dei ragionamenti, che mi hanno portato alla conclusione che sia giusto rivedere tutti i miei effetti, uno dopo l'altro, per poi modificarli con questa nuova chiave di interpretazione.
Grazie davvero.
"Le cose: non le vediam per come sono, ma per come siamo;
quel che appare al nostro sguardo vien da quel che stiam cercando." da John Lubbok

Alessio "Santoch" Santini
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Re: FONDAMENTI DELLA MAGIA, by Ruben

Messaggio da Magotoni »

Ho letto anche il "papiro" di gio, ed è stato un vero piacere :) sono daccordo con quello che dici, in tutto, però il proverbio: "l'abito non fa il monaco" ecco su questo mi soffermerei un po... nel senso nel contesto che l'hai usata te non faceva una piega il tuo ragionamento...ma sinceramente credo che questo proverbio sia nato in un'altro contesto e quindi L'abito non fa il monaco secondo me non è un proverbio stupido ma sta a significare che non bisogna soffermarsi all'aspetto di una persona e giudicarlo li, ma bisogna conoscerlo piu a fondo...
Ecco con queste parole raimond...scherzo ahahah

No bhe scusate l'OT ma ci tenevo a precisare e non a generalizzare quel proverbio... scusate se forse non centrava nulla con tutto il resto.
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Re: FONDAMENTI DELLA MAGIA, by Ruben

Messaggio da ruben »

Non ci siamo stretti le mani ancora. Dico comunque che sono LUSINGATO da tuuto il forum che Davide ha creato e che e stato lui a invitarmi ad un colpo di fulmine. Parlando di quanto leggo qui siete perle di persone che vive questa arte come la ho vissuta io da ragazzino ad oggi. Mi ripeto "il mio primo scopo quando incontrai questa arte-la scena era di entrare a fare parte prima dell publico e dopo cio che io facevo per loro". Chiedo a tutti di avere questa filosofia.

Inoltre ringrazio affetuosamente Varox a cio che ha detto. Questa ritengo e una vera scuola per artisti. Siete fieri,e continuamo a sbalordire tutti.
un abraccio Ruben
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Re: FONDAMENTI DELLA MAGIA, by Ruben

Messaggio da magicRYO »

OH MIO D.O :eek:
GRAZIE RUBEN!!!!
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Re: FONDAMENTI DELLA MAGIA, by Ruben

Messaggio da magogiova »

letto tutto, grazie mille per aver scritto queste perle. grazie, sul serio.
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Re: FONDAMENTI DELLA MAGIA, by Ruben

Messaggio da lollo »

Grazie mille Ruben mi sei stato di grande aiuto toothy10.gif toothy10.gif toothy10.gif
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maximilian
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Re: FONDAMENTI DELLA MAGIA, by Ruben

Messaggio da maximilian »

Bhe e da tanto tempo che non mi affaccio più sulla finestra di magicschool. Ma ogni volta che rileggo i post di Ruben nulla togliendo agli altri colleghi, rimango sempre sopraffatto da tanta conoscenza elargito in un modo pressoché magistrale...Grazie Ruben!!!!
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