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Andrea Bondi
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Riflessioni e consigli per poter migliorare

Messaggio da Andrea Bondi »

Ciao a tutti,
questo post per molti, potrà  sembrare noioso e privo di interesse (non mi soffermerò infatti ad analizzare tecniche o modi di presentazione di effetti)... Vi prego però di non commettere l'errore di sottovalutarlo, perchè in esame verrà  presa l'immagine del prestigiatore che desidera progredire nel proprio percorso di formazione artistica e professionale (nel post che state leggendo cercherò di dare consigli sia a coloro che praticano la prestigiazione a livello amatoriale, sia a coloro che hanno ambizioni professionali).

Nella maggior parte dei messaggi che leggo nel forum, molti (soprattutto giovani), chiedono spiegazioni e consigli riguardanti il modo migliore per poter eseguire le tecniche impiegate nei vari effetti. Ecco qualche riflessione riguardo la metodologia di studio delle tecniche: ho da sempre sostenuto ( e sono felice di notare che anche il mio amico Davide Costi, nel suo libro Close up Elegance la pensa come me), che non esistono tecniche semplici o difficili da eseguire. Tutto dipende dalla predisposizione che il prestigiatore ha verso alcuni tipi di tecniche e dal modo corretto o sbagliato che adotta per poter approcciare il loro studio. Per quanto riguarda la cartomagia ad esempio, ci sono tecniche considerate dalla maggior parte degli aspiranti prestigiatori più difficili da padroneggiare a differenza di altre (l'impalmaggio, il salto, il top change, tanto per citarne alcune). Come mai queste tecniche vengono inquadrate così dagli studenti? Perchè sono ritenute più difficili da eseguire del miscuglio nel cavo della mano, della doppia presa o della conta di Elmsley? Quando anni fa, ho iniziato lo studio della cartomagia e del close-up in generale mi sono posto queste domande e sono arrivato alle conclusioni che sto per dirvi: per cominciare è necessario capire che le tecniche considerate "difficili" (vedi quelle che ho scritto in precedenza), sono manipolazioni che devono essere eseguite senza dare agli spettatori una differente spiegazione di ciò che si sta eseguendo. Spiego meglio il concetto: quando eseguiamo delle tecniche "passive" (a cui appartengono tecniche come la doppia presa, il jog shuffle, la conta Elmsley, ecc...), il pubblico percepisce ad esempio che stiamo contando della carte da una mano all'altra (conta di Elmsley) e questa azione rende logica, coperta e giustificata la manipolazione segreta che serve ad eseguire la falsa conta. Nel jog shuffle, stiamo mescolando il mazzo per gli spettatori e durante questa azione eseguiamo anche quella di posizionare una carta in posizione di injog che ci aiuta a far scattare il controllo. Spero di aver reso più chiara l'idea... Le tecniche considerate difficili non hanno movimenti visibili per il pubblico che "giustificano" la loro esecuzione... Tutto questo rende l'appredimento più difficile a molti studenti. In realtà , si nota uno sbagliato approccio allo studio magico in generale: la misdirection (per cattura o rilassamento dell'attenzione, per confusione, ecc...), il timing, il body language e il patter sono le armi (potentissime) che devono essere utilizzate per poter eseguire correttamente queste tecniche. Questi argomenti, troppo spesso, vengono trascurati da molti, senza rendersi conto che molte volte la cattiva esecuzione di una tecnica dipende proprio dal fatto che questi elementi vengono applicati in maniera errata o nel
momento non corretto. Prendete ad esempio il Salto dei mazzetti, ad eccezione del LePaul Spread Pass (che si basa esclusivamente sulle corrette angolazioni), tutti gli altri salti richiedono il fattore velocità  di esecuzione. Il Pass è una tecnica che progredisce molto lentamente (spesso si vedono piccolissimi miglioramenti solo dopo ANNI di pratica). Per quanto possa essere eseguito velocemente, l'occhio umano percepisce il movimento segreto perchè il punto debole del Salto è il momento in cui i due mazzetti devono ricomporre l'intero mazzo e riuscire a squadrare perfettamente le carte è assolutamente IMPOSSIBILE da fare con una singola azione. Per rendere realmente invisibile una tecnica esiste un solo sistema: eseguirla quando il PUBBLICO NON GUARDA!!! E il "gimmick" per raggiungere questo risultato non costa nulla e non si trova in vendita presso nessun magic shop, il suo nome è MISDIRECTION. Quando ero ragazzino davo grandissima importanza all'aspetto tecnico senza curare troppo gli altri aspetti fondamentali delle routine. Col passare del tempo però, il mio modo di approcciare la magia è cambiato... Eseguire alla perfezione le tecniche necessarie per poter fare un gioco è solo il minimo richiesto (in fin dei conti il pubblico non deve essere a conoscenza delle manipolazioni impiegate) e, se prima sbagliavo a non considerare i tanti fattori che rendevano un effetto valido, ora dedico gran parte del mio tempo ad analizzare le misdirection necessarie, il timing, la presentazione, il patter, le posture, ecc... Tutti questi elementi aiutano notevolmente il prestigiatore ad eseguire correttamente lle tecniche impiegate in un gioco. Ora cerco di semplificare le routine che eseguo utilizzando astuzie, gimmick, ecc... Ad esempio per quanto riguarda i giochi di cartomagia, non mi creo nessun problema se riesco ad ottenere lo stesso effetto utilizzando un gimmick al posto di 4 tecniche. Eseguire effetti che non impiegano molte tecniche, mi permette di concentrarmi sulla presentazione del gioco (ciò che il pubblico deve recepire), mi elimina quasi sempre il problema degli angoli scoperti e mi permette di eseguire movimenti naturali. Quanti prestigiatori avete visto eseguire in maniera davvero fluida uno spettacolo di cartomagia dove sono impiegate molte tecniche? A me è capitato pochissime volte... Purtroppo una gran parte di esecutori non si rende conto che nel momento in cui si esegue qualche tecnica, si assumono quasi sempre atteggiamenti o posture non naturali che in un certo senso suggeriscono agli spettatori (anche se in maniera non del tutto chiara) che qualcosa sta succedendo. Con questo non sto dicendo che la conoscenza delle tecniche non sia necessaria, ma penso che oggi si stia esagerando. Quando parlo con prestigiatori non professionisti (ne conosco tanti e alcuni molto preparati tecnicamente), vedo che i discorsi vertono sempre sul come eseguire ESEGUIRE TECNICAMENTE un gioco... Quando parlo con prestigiatori professionisti invece, i discorsi vertono sul come PRESENTARE una routine (spero che abbiate capito cosa voglio dire...).

Ma da cosa è causata la cattiva metodologia di studio che gli aspiranti prestigiatori hanno? Sicuramente l'inesperienza gioca un ruolo fondamentale, ma sono sempre più convinto che i principali responsabili di questi errori siano i club magici che, nella maggior parte dei casi, affidano a degli incompetenti il difficile compito della corretta istruzione. Questo succede perchè i circoli provano (a mio avviso con scarsi risultati), a svolgere il compito che hanno le scuole. I club dovrebbero essere posti in cui si incontrano persone che già  praticano la prestigiazione ed offrire agli iscritti momenti di incontro e di svago che permetta agli interessati di scambiarsi idee, opinioni, ecc... Dovrebbero oraganizzare spettacoli, conferenze, ecc..., ma per quanto riguarda la didattica, è meglio che lasciano perdere... Quasi tutti i club delegano amatori o semi-professionisti che vogliono arrotondare lo stipendio mensile con qualche spettacolo, al ruolo di insegnanti ed ecco che iniziano a sorgere i problemi: in nessun circolo sento discorsi che possano aiutare gli interessati a diventare dei professionisti, la magia che viene insegnata in questi posti è assolutamente improponibile nel mondo reale e spesso e volentieri gli insegnanti si limitano a dire agli studenti "io farei così...). No... Non ci siamo... Una persona che vuole diventare professionista e campare con la magia non ha bisogno del "farei"... Vuole sapere davvero come comportarsi in determinate situazioni di lavoro, testimonianze che possono essere date solo da chi pratica la prestigiazione come professionista full-time. Agli aspiranti professionisti non viene insegnato nei club che il prestigiatore è un PRODOTTO COMMERCIALE, non viene insegnato il modo corretto di promuovere e vendere i propri servizi, ecc... Conoscere queste cose, per chi vuole vivere con la magia, è FONDAMENTALE! Molti club sono popolati da amatori, ma l'errore che viene commesso, è far credere a queste persone di essere dei professionisti abilitati a fare spettacolo dopo 3 mesi di permanenza nel circolo (quante volte ho visto giovani maghi senza nessuna preparazione idonea sfoggiare stupendi biglietti da visita su cui è stampato oltre al loro nome, anche l'appellativo di prestigiatore....). Tutto questo è VERGOGNOSO!

Gestendo una scuola di formazione professionale per prestigiatori, mi capita spesso di parlare con genitori che vogliono iscrivere i propri figli ai nostri corsi e la cosa che più mi lascia senza parole è sentire dagli adulti questa domanda: "Andrea, che consiglio puoi dare a mio figlio per farlo diventare un bravo prestigiatore professionista?". Che tristezza, penso tra me e me... Ma come si può pensare al professionismo a 13 anni??? La mia risposta è sempre la stessa... Per poter diventare un bravo prestigiatore, professionista o non, devi frequentare la scuola... Non la scuola di magia, ma quella che tutte le persone dovrebbero frequentare! Un bravo prestigiatore deve saper parlare in pubblico, non può permettersi di sbagliare verbi, termini, ecc... Se non vi fidate del mio consiglio, leggetevi il capitolo intitlato "L'artista prestigiatore" in Magia delle Carte e scoprirete che nel capitolo PIù IMPORTANTE del libro, è scritto che il prestigiatore deve essere "persona di buona cultura". Senza una cultura di base adeguata, è impossibile scegliere cosa fare da grandi. A 13 anni la magia deve essere e rimanere un semplice hobby (come nello sport, in cui i termini "agonismo" e "competitività " non devono far parte del vocabolario dei giovanissimi atleti, che dovrebbero considerare l'attività  sportiva come momento di gioco e divertimento). Purtroppo il parlare in maniera non corretta, appartiene non solo ai giovanissimi... Quanti prestigiatori conosco che fanno serate senza saper comporre una frase corretta in Italiano... Queste persone faranno sempre serate a 100 euro e non potranno mai permettersi di affrontare un tipo di pubblico più sofisticato ed esigente perchè l'ignoranza di cui sono dotati è superiore anche alla presunzione che hanno quando vogliono proporsi in pubblico per fare uno spettacolo.

Gli ignoranti (in senso magico e non solo) seguono quasi sempre lo stesso iter... Dopo aver frequentato per qualche mese un club magico in cui gli viene insegnato in maniera approssimativa ad usare il falso pollice o il bastone ad apparizione, comprano qualche grande illusione di scarsissima qualità  e dopo aver indossato una di quelle orribili giacche colorate ricche di lustrini, si lanciano alla ricerca di spettacoli da eseguire in qualche sagra o festa di piazza... Ma come è possibile valorizzare una grande illusione se prima non hanno imparato a valorizzare una pallina o un mazzo di carte??? Guardate artisti come Vito Lupo o Jeff Mc Bride... Nelle loro mani carte, palline, ecc..., sembrano prender vita! Ma ci vuole tanto a capire queste cose??? Ma a queste persone piace così tanto fare prima i facchini e poi i maghi??? Mah... Tutto questo per me è ancora un mistero!!!

Ancora grazie a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere questo mio post, spero di non avervi annoiato troppo!!!

A presto!
Andrea Bondi
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Re: Riflessioni e consigli per poter migliorare

Messaggio da Merlo »

Grazie a te Andrea!!

Emmanuel

:nod:
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Re: Riflessioni e consigli per poter migliorare

Messaggio da Magotoni »

per niente annoiante, anzi molto interessante! sono daccordissimo su quello che hai detto.

Grazie. :thumbsup:
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Re: Riflessioni e consigli per poter migliorare

Messaggio da Gabriel »

Grazie Andrea.

Io mi sono posto molti dei tuoi interrogativi e la risposta è sempre la stessa... esperienza...
Anche io sono un amatore che cerca di diventare un professionista e spero che un giorno io possa diventarlo e cerco sempre di non commettere errori come quelli che commettono persono che si reputano professionisti e magari guadagnano più di me a che, a mio avviso, non sanno fare nulla e per questo non avranno successo e non usciranno dalla propria regione...
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Re: Riflessioni e consigli per poter migliorare

Messaggio da Enoon »

Grazie del tuo tempo, credo ci sia molta verità  nelle tue parole.
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Re: Riflessioni e consigli per poter migliorare

Messaggio da Vanger »

Grazie Andrea, l'ho trovato molto interessante. E voglio cogliere l'occasione per ringraziare anche tutti voi del forum, avete cambiato totalmente il mio modo di concepire la magia, grazie a tutti. :)
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Re: Riflessioni e consigli per poter migliorare

Messaggio da Mago.Juz »

leggere queste tue righe è stato come leggere l'arte nella magia.. Grazie mille
GHILLI GHILLI GHILLI GHILLI

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Giovanni B.
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Re: Riflessioni e consigli per poter migliorare

Messaggio da Giovanni B. »

Ne sono rimasto estasiato!
Più leggevo più ne ero d' accordo!

ancora ho compiuto brevi passi nella magìa, ma la cosa che mi entusiasma è che nonostante siano pochi da un passo all' altro ho compiuto tanti metri in qualità  come Presentatore di ciò che porto in pubblico.

Andrea grazie mille!
tu ti sei dimenticato di me... uffi
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Re: Riflessioni e consigli per poter migliorare

Messaggio da MagiCarl »

grazie mille Andre :) :thumbsup:

trovo che tutto ciò ke hai detto sia giustissimo
Mago.saul
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Re: Riflessioni e consigli per poter migliorare

Messaggio da Mago.saul »

Davvero grazie!
è stato affascinante leggere tutte quelle cose :D
hai pienamente ragione.
Prestigiatore Saul. (:
il concetto tra impossibile e realtà si chiama:Magia.
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Re: Riflessioni e consigli per poter migliorare

Messaggio da Merlo »

Ci sarebbe da meditare a lungo sulle riflessioni fatte da Andrea...
Un invito che posso fare a molti di noi è quello di non sentirsi sempre e comunque super partes.
Se ci sono determinate situazioni non propriamente positive nel mondo magico (non mi riferisco solo alla sfera italiana) probabilmente certi atteggiamenti, modi di pensare e, soprattutto, specifici modi di esternare le proprie idee e convinzioni non ci sono forse del tutto estranei.

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Re: Riflessioni e consigli per poter migliorare

Messaggio da ruben »

ANDREA DA PARTE MIA TI RINGRAZIO.
Cio che hai scritto e il tempo che hai dato. hai fatto bene a ripetere cio che infondo si e detto con parole molto precise. mi piace le tue parole dicendo cosa sono le armi piu importanti che molti non capiscono. Inutile dire altro da parte mia. Bravo e ti porgo la mano.
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