Discussione generale sul mondo della magia.
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Cris
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Leggete....e basta

Messaggio da Cris »

Rispolverando vecchi libri, e ripeto libri, ne ho trovato uno alquanto teorico, ma non è di questo che voglio dirvi...la parte interessante che mi sento di condividere è uno spunto di riflessione da stampare, appiccicare sullo specchio e meditarci su prima ancora di prendere il mazzo di carte in mano...ora siete liberi di darmi del presuntuoso, arrogante e tutte le ingiurie che ritenete utili per farvi calare la coda. L'articolo è di Jon Racherbaumer, prestigiatore eccezionale, ottimo maestro, persona squisitissima ed affabile. Il motivo della condivisione forse non sarà  compreso da tutti, o meglio, compreso letteralmente si, praticamente sono abbastanza scettico, a questo proposito chiedo semplicemente di non rispondere con i soliti "bello/brutto", "pienamente d'accordo/tutte cazzate", "wow grazie/mavaffanculo" et similia, limitatevi a leggere e meditare che è cosa ben più difficile di qualunque altra mossa stiate imparando...buona lettura e meditazione!

Ogni prestigiatore solitamente si presenta con alcune parole riguardanti la propria idea di magia e la filosofia che sottostà  alla sua esecuzione. Un obiettivo in qualche modo futile perchè l’argomento è troppo complesso per essere affrontato in uno spazio limitato. Molti libri sono stati già  scritti sulla materia e la maggior parte dei prestigiatori, non badando alla propria esperienza ed al proprio allenamento, sono per la maggioranza soddisfatti delle proprie interpretazioni dell’argomento. Quando discutono di effetti, tendono a snocciolare gli aspetti essenziali dei modi operandi, quindi timidamente si suggeriscono di utilizzare il loro metodo preferito di intrattenimento. Questo non è di alcun aiuto. I prestigiatori sono sempre vogliosi di vedere nuove mosse, imparare un altro modo per eseguire la carta ambiziosa od una routine con i quattro Assi ma, raramente, accrescono la propria conoscenza di ciò che David Devant chiamò i Reali Segreti della Magia. Il mio consiglio non richiesto, per quanto semplicistico possa sembrare, è elementare: evitate il compiacimento e non presumete mai di conoscere tutto. Quando si arriva al Lavoro Reale, c’è sempre qualcosa in più da scoprire e capire. Prendete ad esempio Dai Vernon ed Ed Marlo. Non hanno mai interrotto la loro esplorazione della natura della “magia”, sempre alla ricerca della pecca e sempre sforzandosi di trovare la perfezione e nuove idee. Le conferenze, i libri, le note e gli incontri con i nostri confratelli sono inestimabili, non dobbiamo, però, dimenticare mai che la ricerca del Lavoro Reale può essere un’eccitante attività  della durata di una vita; una sfida che con ostinazione si rinnova, non importa quanto vecchi, ricchi di esperienze e colti diventiamo. Dovrebbe essere parte integrante dell’amore e della devozione che professiamo nei confronti del nostro Mestiere e della nostra Elusiva Arte. Così…

Al posto del mio dogma personale, i dieci “frammenti psichici” che seguono sono proposti per stimolare la vostra riflessione:

Primo frammento: un mago dovrebbe essere un reagente che interpreta la parte del prestigiatore.

Il clichè è: “Il mago è un attore che interpreta la parte del prestigiatore.” Io raccomando di imparare l’arte dell’attore perchè una tale conoscenza vi darà  i primi elementi delle basi della drammaturgia. Imparerete come creare la tensione e come alleggerirla. Oggi dovremmo essere attori, commedianti, psicologi, illusionisti, ipnotizzatori e così via…

Perchè un reagente?

Perchè l’abilità  di improvvisare, specialmente in condizione di “close-up”, è essenziale. In un ambiente intimo potete vedere e toccare il pubblico. Potete coinvolgerlo in una situazione vitale elettrizzata dalla spontaneità . I musicisti Jazz lavorano in questo modo. Lo scheletro e l’idea dominante della musica sono fissati ma, all’interno della struttura, c’è ampio spazio per il libero “riff”, per essere spontaneamente pieni di risorse (prendendo in prestito il termine di Bill Simon). Osservate perciò il vostro pubblico. Ascoltatelo e siate sensibilmente consapevoli di ciò che vi circonda. Quindi reagite creativamente agli spettatori ed alle situazioni.

Secondo frammento: chiedetevi “Cos’è un mago oggi?”

Un prestigiatore è un agente che intrattiene con la mistificazione a cuor leggero, simpaticamente, energicamente e maliziosamente, ricordandoci la nostra comune umanità . Il nostro scopo è di mostrare che il mistero, non importa quanto triviale o grandioso, è essenziale per la vita di tutti i giorni.

Terzo frammento: dovete imparare a capire le differenze tra un pubblico rapito ed uno passivo.

Un pubblico rapito è sotto il vostro controllo e si sta facendo attrarre piacevolmente.

Un pubblico passivo ha la necessità  di essere corteggiato e vinto. Fate perciò appello ai loro occhi ed alle loro emozioni. Eseguite effetti che siano diretti, teatrali ed emozionalmente coinvolgenti. Incoraggiateli ad interagire con voi ed a partecipare pienamente. Trovare una carta in un mazzo mescolato è noioso. Far cambiare una carta mentre qualcuno la trattiene fra le proprie mani, è impressionante. Vedere un mazzo che si taglia da solo mentre è poggiato su un tavolo è sconvolgente e memorabile.

Quarto frammento: mai sottovalutare un buon racconto o storia.

Il pubblico ama la narrazione che accompagna le mosse. Effetti-storia come “L’Albergo del Mistero”, “Le Carte Cannibali”, “Il Taglio agli Assi”, “Il Prestigiatore contro il Baro” e “Sam the Bellhop” (N.d.T.: la versione italiana si trova sotto il titolo di “Pedro” su “Inoltre”) sono routines memorabili.

Quinto frammento: le sorprese dei “momenti magici” provocano ilarità .

Traete umorismo dalle situazioni e sviluppate uno “spettacolo all’interno dello spettacolo” durante le vostre esibizioni di “close-up”. Questo è ciò che Matt Shulien, Bert Allerton e Don Alan facevano. Gli spettatori amano guardare le reazioni degli altri alla magia. A questo scopo scegliete degli aiutanti ricettivi ed amanti del divertimento, in modo particolare le donne.

Sesto frammento: quando state imparando e provando delle manipolazioni, ricordate che tutto il corpo dovrebbe essere coinvolto, non solo le mani.

Gli spettatori sono sensibili al linguaggio del corpo. Potrebbero non essere in grado di avvistare ciò che è sbagliato od innaturale ma intuiranno che qualcosa è “fuori posto.”

Settimo frammento: guardate ciascun aspetto dal punto di vista dello spettatore, fatta eccezione degli elementi invisibili e segreti dei modi operandi. In altre parole, mantenete gli aspetti visibili dell’effetto semplici e diretti. Il rimanente può essere tanto complicato e difficile quanto la vostra maestria e buon senso vi permette.

Ottavo frammento: apprezzate la legge di Murphy. Se qualcosa può andare storto, lo farà .

Per apprezzare completamente questa legge, esibitevi continuamente davanti a spettatori reali. Non conoscete appieno un effetto finchè non sapete tutto ciò che può ed andrà  storto. Dopo aver sbagliato maldestramente, escogitiamo rimedi e difese. Una volta sviluppato un sistema sicuro anche in caso di errore, la vostra sicurezza spiccherà  il volo.

Nono frammento: imparate i Classici della Magia. Esistono delle ragioni perchè questi resistono al tempo. Scopritele.

Decimo frammento: approfondite i principii ed i temi, non solo i singoli effetti.
l'artista è colui che della sua persona fa la sua arte
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