Discussione generale sul mondo della magia.
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MagoSantoch
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Re: Presentazione effetto

Messaggio da MagoSantoch »

Scusate il ritardo della risposta e la mia presenza evanescente in questa ultima settimana.
Se mi dimentico di rispondere a qualcosa fatemelo pure notare.

Prima di tutto ribadisco che mi fa molto molto piacere che mi abbiate offerto il vostro aiuto in questo topic per la poesia. E mi fa piacere vedere anche la vostra competenza nel fare critiche costruttive che apprezzo veramente molto. Grazie Michimago, Oldmare e Gnome.
Vi era una volta in un regno lontano
su di un gran trono d’argento e velluto
da poco eletto, il più giovin sovrano.

Quantità d’oro e di grano e in aiuto
guardie fedeli. Sta in questo il segreto
per un potere efficace e temuto.


Ciò disse il sire, com’era consueto,
alla sua corte con tono sicuro,
solo una voce si oppose al decreto:

siete in errore maestà, ve lo giuro
voi tralasciate la forza più sana:
chi guida il cuore è l’amore più puro!


Ne rise il sire "Che logica strana!
Chi mette in dubbio la via del mio regno?
Quella che tutti conoscon puttana!
"

Replicò lei senza un’ombra di sdegno:
Meglio di me non può farlo nessuno,
re mio adorato: son bella e d’ingegno!

Reggo il confronto con ogni tribuno
faccio invaghire ogni savio e ogni stolto
porto consigli e ve n’ho porto uno.


Prese il sovrano a guardare quel volto,
quegli occhi dolci che spingono al pianto,
quasi convinto a concederle ascolto.

"Quelle virtù di cui tu ti fai vanto
ti han suggerito che il popol non vuole
fermo governo, ma amore soltanto?

Povera ingenua, sai dirlo mi duole,
quel che sostieni son solo favelle.
Regno coi fatti non certo a parole!


Se offri il tuo amore al brigante ribelle
smetterà forse di fare razzia?
Deve sentir di rischiare la pelle

solo così sai che fuggirà via.
Chi ruberà il nostro grano dorato
sarà condotto alla gendarmeria.

Chi sottrarrà invece soldi allo stato
verrà condotto a ricever la morte.
Spaventa il volgo e sarà soggiogato.


questo il re disse, sentendosi forte
dei suoi argomenti ma lei replicò
(e) furon parole sicure ed accorte:

"quello che dite è assennato però
(gia)mmài voi dovreste regnar senza amore
ché perdereste, lo sento, lo so,


(la) pàce ottenuta con molto sudore.
la gente afflitta può alzarsi in rivolta
vi toccherebbe fuggir senza onore."


ci fu il silenzio; però questa volta
fu la sua idea finalmente ascoltata.
l'ammonì il sire:"sei tu molto stolta

o hai ingegno acuto ché ti sei mostrata
ferma d'intenti e ti do un'occasione;
meglio sarà che non vada sprecata!"


così il re chiuse la disquisizione
poi se ne andò, disse :"per meditare"
mentre la donna con grande passione

prese il potere e iniziò a governare.
quando trascorsero quattro stagioni
vide con gioia quel mondo mutare.

Fu la vittoria sulle ribellioni.
ogni ingiustizia fu presto scordata,
solo un ricordo le devastazioni

e quella terra fu infine chiamata
"regno degli uomini senza padroni".
Questo per il momento è la versione completa.
Appena ho tempo provo a buttare giù due o tre righe per la chiusura, poi le pubblicherò qui sotto.
Nel frattempo mostro il testo alla mia compagnia così lavoriamo sulla realizzazione.

Credi sia giusto anche rendervi partecipi di come questa idea abbia preso forma.
Il matrix è un effetto che è stato per qualche tempo nel mio repertorio circa due anni fa, poi l'ho lasciato perdere perchè lo trovato poco limpido. La voglia di inserirlo di nuovo nel mio repertorio è nata quando ho visto la versione di Armando Lucero. La sua versione è stata l'unica a convincermi immediatamente e a farmi dire :eek: "Questa è vera magia".
Sapendo dunque di poter raggiungere quei livelli di pulizia mi sono messo a pensare ad una storia che potesse giustificare tutti quegli spostamenti di monete. La prima equazione è stata spostamenti di monete=spostamenti di ricchezze (tra 4 regni con 4 re diversi). Pensando poi di dare al tutto un significato più profondo ho trasformato il conflitto tra 4 regni in un conflitto tra due persone di estrazioni sociali diverse. Quando ho cominciato a scriverla mi sono venute in mente delle rime interessanti e allora ho pensato di scrivere il testo in rima (come avevo già provato a fare senza successo per un'altra presentazione).
the gnome ha scritto:Per chi fai questo effetto? Per te stesso, per un pubblico di maghi o per un pubblico profano? In quale contesto?
Lo faccio per tutte tre le cose. Per me perché la magia è il mezzo con cui provo a comunicare le mie idee e le mie convinzioni o il mezzo attraverso cui cerco di ispirare qualcosa nelle persone (come a quanto pare sono riuscito a fare con te e questo mi fa molto piacere). Per i maghi (per quelli che conosco della mia zona) per dimostrare possibilità alternative di presentazione, strade non ancora calpestate. Per il pubblico profano perché è il principale ricevente della mia comunicazione, tutti coloro che decidono di assistere alle mie esibizioni sono il mio obbiettivo.

Il contesto non l'ho determinato, a parte che per fare quest'effetto ho bisogno di un tavolino.

I commenti di Stefano e di Oldmare sono senza dubbio appropriati e sinceramente non mi era passato per niente nella testa.
the gnome ha scritto:Trasgredire le regole molto spesso serve per crearne di nuove che serviranno come intuizione per il futuro, ma credo, consentimi di dirlo, che tu ne trasgredisca un po' troppe
Bhè :paranoid: ... lo ammetto è un difetto che ho.
Anche da questa nuova prospettiva che mi avete fatto scoprire con le vostre validissime osservazioni non sono totalmente persuaso che si tratterà di maionese (infatti spero che alla fine ne esca della salsa rosa) ;) .

1)Senza dubbio lo sforzo attentivo è notevole: bisogna seguire la linea della storia e contemporaneamente i movimenti magici. Ciò su cui conto è che i movimenti magici siano una spiegazione della storia, che quindi diventino un tutt'uno dove l'attenzione non ha bisogno di essere spezzata.
In altre parole la mia idea è che il mezzo tramite cui si crea la magia non sono le carte o le monete, ma è la storia stessa che diventa magicamente realtà negli oggetti che uso (che quindi, al mio pari, diventano solo mezzi per convogliare la magia).
Per come la vedo ora il punto più importante da curare a questo punto è l'equilibrio tra effetto e storia.

2)Non considero come avvenimento magico il solo trasportarsi di monete, ma il magico sta nel complesso. Nel fluire di storia poetica e magia, nella loro unione sinergica.

3)Anche qui il presupposto che sta alla base del mio pensiero è diverso. Io vorrei essere meno prestigiatore e più experience designer. Non voglio essere quello che muove in modo inspiegabile monete o trasforma carte, ma colui che muovendo carte e trasformando monete crei sensazioni e di conseguenza esperienze significative.

4)Puoi spiegarti meglio? Qual'è il punto di arrivo fondamentale e speciale? O per lo meno quali caratteristiche dovrebbe avere per te?

Grazie per la pazienza con cui mi concedete il vostro aiuto, non posso esprimere a parole la mia gratitudine.

Un abbraccio,
Santoch.
"Le cose: non le vediam per come sono, ma per come siamo;
quel che appare al nostro sguardo vien da quel che stiam cercando." da John Lubbok

Alessio "Santoch" Santini
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