rospo ha scritto:nos, se non spacchi con la magia puoi provare a scrivere sceneggiature!
mi ricorda molto shining...
haha grazie

dimmi se ti piace questo..idea mia eh.. sto scrivendo delle idee per dei cortometraggi..
Notte, immersi in un bosco, i raggi della luna passano attraverso le foglie e i rami degli alberi.
Affannosamente il ragazzo cammina lungo un sentiero poco praticato, egli è fisicamente provato, i vestiti sono rovinati e sporchi, zoppica appoggiando il peso del corpo sulla gamba destra, è ricoperto da numerose ferite e il sangue gli scende lungo il braccio sino ad arrivare al dito medio dove a gocce cade a terra.
àˆ visivamente spaventato e invoca aiuto a gran voce.
Qualcosa si muove nell'oscurità , sposta le foglie nei cespugli e schiaccia qualche rametto che fragilmente si spezza sotto il peso di un corpo dalle dimensioni umane o comunque poco ridotte.
Il ragazzo è sempre più spaventato, il terrore gli si legge in faccia, gli occhi trasudano paura e gocce di sudore freddo gli scendono dalla fronte, gira su se stesso, si guarda attorno come alla ricerca di una via di fuga.
Ad un certo punto qualcosa o qualcuno gli si avvicina, terrorizzato senza guardarsi alle spalle il ragazzo scappa, una lunga corsa giù per la montagna, in mezzo ad alberi e cespugli, anche se zoppica vuole riuscire a scappare ed usa la poca forza rimasta per allontanarsi il più possibile da questa presenza.
Passi, passi pesanti si odono dietro a lui, qualcuno lo sta rincorrendo e purtroppo non si tratta di un amico.
Terrorizzato più che mai il ragazzo si volta per vedere il proprio inseguitore ma nell'ombra della notte riesce solo a percepire una figura nera che si confonde tra gli alberi, è molto veloce, al suo passare i rami vengono spezzati e le foglie strappate dai rami, dove c'è vita lui se la porta via.
Ad un certo punto, scappando, il ragazzo non si accorge della ripida discesa che si trova di fronte a se, inciampa e rotola per una decina di metri, sbattendo tra rami e pietre, una volta fermatosi ci vollero alcuni secondi per riprendersi dalle botte e per realizzare ciò che stava per accadere, la figura misteriosa lo stava raggiungendo, era li a pochi metri e lo fissava.
Il ragazzo ora la vedeva, questa figura nera senza volto, un cappuccio in testa e un mantello nero, vecchio e logoro, inoltre pareva librarsi in aria.
In un attimo il ragazzo con le ultime forze rimaste riuscì ad alzarsi ad indietreggiando cercava di allontanarsi da quest'essere.
Indietreggiava a piccoli passi non staccando mai lo sguardo da esso, la figura a sua volta ad ogni passo del ragazzo ne faceva un altro mantenendo così invariate le distanza tra loro.
Il ragazzo con il piede urtò qualcosa, solo un attimo, un respiro e un veloce sguardo verso il basso, era una testa! Si ne era certo, la cosa che stava per terra e che aveva appena urtato era una testa umana ormai in putrefazione.
Con un urlo di terrore il ragazzo si voltò per riprendere la fuga ma si trovò a faccia a faccia con questa figura che, sospirando esclamò il nome del ragazzo. Lo pronunciò con un sibilo di voce ma parve fosse talmente forte da sentirsi fino a fondo valle. La figura prendendo il ragazzo per il collo lo alzò da terra.
Con voce soffocata e tremolante il ragazzo provava ad invocare inutilmente aiuto, ad un certo punto si accorse, erano sul ciglio di un precipizio.
Con uno scatto causato ormai dalla follia e non dal coraggio il ragazzo calciò molto forte il suo aggressore il quale però sembrò non battere ciglio in un primo momento. Poco dopo però la figura allentò la presa quanto bastasse da permettere la fuga al ragazzo che in un attimo si liberò dalla stretta e, dopo esser caduto a terra, cercò strisciando di allontanarsi, si alzò in piedi sempre fissando la misteriosa figura che se ne stava ora immobile a fissarlo.
Il ragazzo era terrorizzato ed oltre ad un respiro ansimante null'altro usciva dalla sua bocca.
D'improvviso la figura scattò in avanti facendo spaventare il ragazzo che di soprassalto guizzò indietro finendo con un piede in una tagliola.
Le urla di dolore del ragazzo si udirono molto distante.
Il ragazzo inciampando si strappò la carne dalla gamba, la figura si avvicinò a lui e si inchinò a guardarlo.
Con un dito toccò la ferita del ragazzo e si portò un po' del suo sangue alla bocca.
Poco dopo un urlo, uccelli notturni che scappano, poi il silenzio.
Un incubo, solo un terrificante incubo. Il ragazzo tira un sospiro di sollievo risvegliandosi nel proprio letto, a casa sua, senza boschi, freddo, paura e aggressori.
Egli si alza e, ancora assonnato ma appoggiandosi a terra con in piedi perde un attimo l'equilibrio, il piede gli cede un attimo e il ragazzo emette un piccolo gemito di dolore seguito da un'imprecazione. Si dirige verso il bagno, una lavata alla faccia con un po' di acqua fresca e si asciuga con l'asciugamano posto li vicino. Rimettendo al proprio posto l'asciugamano si accorge però che questo era sporco di sangue, sangue che non c'era sino un momento prima. Alza lo sguardo per osservarsi nello specchio posto dinanzi a se e nota una ferita al collo, poi una al torace e infine numerosi graffi lungo la gamba.
Spaventato alza lo sguardo verso lo specchio e ora nota numerose altre ferite che sino ad un attimo prima non c'erano, ferite in volto e sulle braccia.
Spaventato resta a fissarsi nello specchio quando ad un certo punto la tenda della doccia posta dietro a se si apre di colpo rivelando una figura nera e misteriosa che si vede solo per un attimo, poi nell'ombra un urlo, schizzi di sangue sullo specchio, poi il silenzio.