neuromagia su Lescienze.it
Inviato: gio mag 24, 2012 9:48 am
Maghi e neuroscienziati lavorano insieme già da qualche tempo alla scoperta di alcuni meccanismi con cui funziona il nostro cervello, in particolare sui temi di comune interesse di attenzione, consapevolezza e percezione. Una conferenza appena conclusa in Spagna ha aggiornato lo stato dell'arte nelle rispettive conoscenze e nei vari progetti di collaborazione.
"Vedo che il suo orologio ha un cinturino con la fibbia." In piedi accanto a me, Apollo Robbins mi teneva lievemente il polso e mi faceva ruotare la mano. Sapevo benissimo quel che mi aspettava, ma ci sono cascata lo stesso. "Sì", ho detto, cercando di tenerlo d'occhio, "per lei sarà piuttosto facile da portar via. Ma con gli anelli sarebbe più difficile". Gentilmente, si è detto d'accordo, prima guardandomi le mani e poi negli occhi. "E secondo lei quale sarebbe il più difficile da rubare?" Stavo ancora pensando a come rispondere, e lui già mi aveva preso l'orologio e se l'era messo al polso dietro la schiena, inosservato.
Robbins non aveva fatto altro che orientare abilmente il riflettore della mia attenzione, il centro, momento per momento, della consapevolezza. Per nascondere il furto, aveva usato la cosiddetta misdirection: mi ha fatto badare alla cosa sbagliata, ha accresciuto il carico cognitivo del mio cervello con le sue chiacchiere spiritose, ha dato luogo dentro di me a un dialogo interiore, distraendo la mia attenzione dandomi una domanda cui rispondere; e intanto disorientava le mie percezioni con piccoli tocchi sulla spalla e sul polso. "
continua su http://www.lescienze.it/news/2012/05/23 ... o-1035301/
"Vedo che il suo orologio ha un cinturino con la fibbia." In piedi accanto a me, Apollo Robbins mi teneva lievemente il polso e mi faceva ruotare la mano. Sapevo benissimo quel che mi aspettava, ma ci sono cascata lo stesso. "Sì", ho detto, cercando di tenerlo d'occhio, "per lei sarà piuttosto facile da portar via. Ma con gli anelli sarebbe più difficile". Gentilmente, si è detto d'accordo, prima guardandomi le mani e poi negli occhi. "E secondo lei quale sarebbe il più difficile da rubare?" Stavo ancora pensando a come rispondere, e lui già mi aveva preso l'orologio e se l'era messo al polso dietro la schiena, inosservato.
Robbins non aveva fatto altro che orientare abilmente il riflettore della mia attenzione, il centro, momento per momento, della consapevolezza. Per nascondere il furto, aveva usato la cosiddetta misdirection: mi ha fatto badare alla cosa sbagliata, ha accresciuto il carico cognitivo del mio cervello con le sue chiacchiere spiritose, ha dato luogo dentro di me a un dialogo interiore, distraendo la mia attenzione dandomi una domanda cui rispondere; e intanto disorientava le mie percezioni con piccoli tocchi sulla spalla e sul polso. "
continua su http://www.lescienze.it/news/2012/05/23 ... o-1035301/